
Ci siamo: i governatori delle Regioni italiane hanno varato le nuove linee guida per la riapertura delle attività nelle prossime settimane “in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione”.
Nel calendario delle riaperture che caratterizzeranno il mese di maggio i ristoranti saranno i primi a riaprire; all’inizio solo a pranzo. Due metri di distanza all’interno tra i tavoli e le persone e consumazione al banco vietata dopo le 14. Mantenendo queste misure al tavolo non sarà obbligatorio indossare la mascherina che resta assolutamente obbligatoria se non si è seduti.
Al termine di ogni servizio al tavolo il ristoratore dovrà garantire la pulizia e disinfezione delle superfici.
Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, l’ingresso sarà consentito solo a un numero limitato di clienti per volta.
E’ possibile organizzare una modalità di consumazione a buffet attraverso la somministrazione dei cibi da personale incaricato; per i buffet self-service sarà consentita la consumazione solo per i cibi confezionati in monodose.
Deve essere consentita la consultazione online del menù oppure mettere a disposizione dei clienti menù plastificati e disinfettabili, oppure cartacei usa e getta.
Un’ipotesi potrebbe essere quella di consentire nei locali pubblici anche le cene ma solo dopo la metà del mese e se la curva dei contagi sarà in netta diminuzione.
Le Regioni propongono questi nuovi protocolli, già in parte approvati dal Cts (Comitato tecnico scientifico) per far ripartire il Paese, anche nelle zone rosse.
A queste riaperture dei ristoranti seguiranno quelle dei luoghi dello spettacolo e solo dopo palestre e piscine. Per cinema e spettacoli dal vivo, le misure si mantengono, se integrate con tamponi all’ingresso, test negativi effettuati nelle ultime 48 ore e completamento della vaccinazione. Almeno un metro di distanza – frontale o laterale – tra spettatori se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla.Anche in questi casi obbligo di distanziamento.
Per quanto riguarda le scuole, l’ipotesi del Governo è la presenza degli studenti nelle classi al 100% a maggio in zona gialla e arancione, parallelamente alla riapertura di altre attività nel Paese.
Ora le linee guida per la riapertura delle attività , lanciate dai governatori, andranno al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico e infine dell’Esecutivo. Nelle prossime ore, nel corso della cabina di regia del Governo, si discuteranno i dati settimanali del contagio in vista dell’adozione delle nuove misure a maggio e della scadenza del decreto del 30 aprile.
“La nostra proposta è costruttiva” ha detto in mattinata il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, “abbiamo chiesto di favorire in via sperimentale le attività che si possono svolgere all’aperto; ciò potrebbe permettere un anticipo di date e la prudenza necessaria in questo momento. Anche sulla mobilità tra Regioni ci stiamo muovendo verso una direzione di graduale riapertura”.
Fonte: ANSA
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